I disturbi poligenici o multifattoriali, più frequentemente identificati prima della nascita, sono i difetti della cresta neurale; negli USA la loro incidenza è di 1-2 casi ogni 1000 nascite. La maggior parte dei difetti del tubo neurale (spina bifida o anencefalia) viene ereditata come affezioni poligeniche/ multifattoriali; alcuni sono conseguenza dell'alterazione di un singolo gene, di anomalie cromosomiche o di agenti teratogeni (es., l'acido valproico). Quando il soggetto valutato ha un difetto del tubo neurale, il rischio per i figli dei parenti di primo grado (germani, genitori, figli) è pari all'1-2%. Per i figli dei parenti di secondo grado (zii, nipoti) il rischio è inferiore all'1%. Per i figli dei parenti di terzo grado il rischio è solo leggermente superiore a quello della popolazione generale. Per le coppie con due figli affetti da difetti del tubo neurale, il rischio di ricorrenza è del 5%.
Il rischio di ricorrenza è anche legato all'incidenza dei difetti del tubo neurale in una particolare popolazione; nel Regno Unito, sia il rischio di incidenza che quello di ricorrenza sono più alti che negli USA.
Il rischio nelle gravidanze successive può essere ridotto con la somministrazione di folati, 4 mg/die per 1 mese prima e fino al 3^ mese dopo il concepimento. L'amniocentesi è raccomandata alle coppie con un rischio 1%.
Per altre anomalie (es., i difetti cardiaci congeniti, la schisi labiale e del palato, la stenosi pilorica, la lussazione congenita dell'anca), il rischio di ricorrenza si accorda con l'ereditarietà poligenica/multifattoriale. La diagnosi prenatale può essere disponibile in alcuni casi, in particolare con l'ecografia ad alta risoluzione, rendendo ottimale il trattamento prima del parto e possibile l'immediata cura neonatale. La diagnosi deve essere confermata per escludere una sindrome malformativa multipla.